Una corretta assunzione di calcio: non solo latte
La strada del calcio passa da 3 step, tutti ugualmente rilevanti per una corretta assimilazione.
Si inizia dalla bocca (adeguata assunzione), si passa attraverso un efficiente assorbimento, per concludersi con un corretto stoccaggio nelle sedi opportune (lo scheletro ne contiene circa il 99%!).
Se qualcosa interferisce con una di queste 3 fasi, l’effetto finale non sarà ottimale. Il rischio è di avere ossa fragili, con osteopenia e/o seguente osteoporosi.
1. UNA BUONA ASSUNZIONE
Una dieta corretta (e dietaGIFT è particolarmente attenta a questi aspetti) fornisce tutti gli elementi che ci occorrono. Non fermiamoci all’abbinamento latticini=calcio. Le buone fonti di questo prezioso elemento sono molte di più.
Ad esempio i semi oleosi, specialmente sesamo (970mg per 100g) e mandorle (240mg).
Oppure alcune verdure, come i broccoli e tutte le brassicacee (cavoli, cavoletti, ecc., sui 50mg), spinaci (78mg su 100g di verdura cruda), rucola (300mg), barbabietola(160mg), borragine (100mg), porri e crescione (rispettivamente 54mg e 80mg su 100 di alimento crudo).
I legumi (fagioli e ceci, con valori sui 40-50mg su 100g di alimenti cotti), i cereali integrali (specie avena e germe di grano, con valori per pasta e pane integrale sui 20-25mg per 100g). E le uova? Siamo sui 50mg per 100g! Per chi utilizza i derivati della soia, il tofu, a seconda delle diverse preparazioni, può fornirne da 100 a 600 mg e quindi può rappresentare una buona alternativa.
Sono ricche di calcio anche tantissime profumate spezie, come la santoreggia, il timo, la salvia e la maggiorana
Non solo latte, dunque, anche se i formaggi, con i 110mg del latte, ad esempio, o con i 295 mg della ricotta ed addirittura 1165 mg del grana, ne sono una fonte ricchissima.
Ed i nemici? Sono acerrimi avversari della salute delle ossa sia i cereali raffinati (pasta e pane bianchi) sia, tanto più, gli zuccheri a maggiore impatto glicemico: zucchero (anche di canna) ed alimenti che lo contengono (caramelle, bibite, marmellate zuccherate, ecc.). Chi li mangia costringe il proprio corpo ad attuare una specie di “azione tampone” attingendo al calcio disponibile, in particolare a quello delle ossa.
E’ un chiarissimo esempio di come lo junk-food (cibo spazzatura) sia connesso non solo all’accumulo adiposo, ma anche ad un impoverimento delle ossa. E’ un furto nascosto, subdolo, che, anno dopo anno, ci danneggia in comparti che non sono direttamente sotto i nostri occhi, ma sono preziosissimi!
2. UN EFFICIENTE ASSORBIMENTO
Si assimila solo una parte del calcio alimentare, con una percentuale che varia in base a vari fattori, come l’età (i bambini ne assorbono intorno al 60% a fronte di un 25-30% dell’adulto), la predisposizione personale, l’esposizione solare (che determina il livello di produzione di vitD), la salute del fegato e delle reni, l’assunzione di alcuni farmaci.
Fattori positivi per l’assorbimento
- presenza di proteine nel pasto (il calcio si lega agli aminoacidi e viene in tal modo assorbito più facilmente), in particolare quelle dei latticini;
- acidità intestinale (a sua volta migliorata dalla presenza di prebiotici e probiotici )
- equilibrato rapporto Calcio/Fosforo nella dieta quotidiana
- corretta produzione di vitD (stimolata dall’esposizione alla luce, quindi dalla vita all’aria aperta)
Fattori negativi per l’assorbimento
- eccessiva assunzione di proteine animali (che può indurre lo squilibrio Calcio/Fosforo);
- alcalinità intestinale, che rende meno solubili i sali di calcio;
- malfunzionamento epatico (in particolare steatosi o fegato grasso)
- carenza di vitamina D;
- eccesso di caffè ed alcol;
- uso di alcuni farmaci, in particolare antibiotici e lassativi.
3. UN CORRETTO UTILIZZO A LIVELLO OSSEO
Un buon assorbimento non basta. Serve che il calcio sia reso disponibile all’utilizzo: solo in questo modo andrà a finire dove serve, per la buona salute della matrice ossea.
Infatti, una volta assorbito e disponibile nel sangue, il calcio può essere eliminato con le urine (perdita che aumenta con un’assunzione eccessiva di sale e proteine animali), può prendere la via delle varie funzioni a cui partecipa, o essere depositato nelle ossa.
Il miglior impulso a questo terzo utilizzo è dato da un “segnale” che conosciamo molto bene: l’attività fisica, con i suoi continui “microtraumi” o meglio “microstimoli”, induce l’uso del calcio nel rimodellamento dell’osso, attività che il nostro corpo fa continuamente, in un’opera di aggiustamento, smontaggio e ricostruzione che deve avvenire nel modo corretto, per permetterci di disporre di una struttura elastica e forte nei giusti parametri.
Non è obbligatorio correre: il cammino, il ballo, i corsi aerobici ed anche quelli di tonificazione, sono il corretto stimolo ad indirizzare bene il calcio che abbiamo mangiato ed assimilato.
Quindi, al bando gli spettri di ossa fragili e denti instabili! Il metodo dietaGIFT indica tutte le più importanti linee per rimanere in forma, o recuperarla, correggendo gli errori:
- ricchezza nutritiva, con fonti proteiche variate
- eliminazione degli zuccheri ad alto carico glicemico
- inserimento di verdure a foglia verde, legumi e semi
- attività all’aria aperta, regolare, in base alle proprie capacità
Quindi non ci sono più scuse: alzarsi dal divano non fa solo bene al giro vita, ma anche alle nostre ossa, per essere persone forti e sane, anche in età matura ed in vecchiaia.
Lavoriamo di prevenzione e muoviamoci OGGI!
Riferimento http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html