Melaleuca, o tea tree oil: un potente aiuto per la salute
Stare in salute, è il nostro obbiettivo, giusto? In inverno ci si mette anche il freddo, a farci crollare. Per rimanere in piedi ed evitare una lunga sequela di raffreddamenti, stati febbricitanti, ciclo di antibiotici, abbiamo delle armi.
Alcune ci vengono generosamente fornite dalla Natura. La Melaleuca, ad esempio. Oggi, con l’aiuto di un esperto agronomo, impariamo a conoscerne meglio il carattere… vigoroso.
Ed in fondo all’articolo, qualche suggerimento per usarla al meglio.
La melaleuca
di Mario Pria, dottore agronomo
Abbiamo spesso sentito parlare dell'”oil tea tree”, specialmente per le sue qualità legate all’azione antibatterica, antivirale e antifungina. La natura ci offre i suoi prodotti spettacolari, ma sovente non sappiamo da dove derivino o quali origine essi abbiano. Soddisfiamo, allora, questa domanda!
La pianta
L’olio di cui sopra viene estratto da una bellissima pianta, la Melaleuca alternifolia, una pianta australiana, appartenente alla famiglia delle mirtaceae, la stessa a cui appartiene anche il mediterraneo mirto. Il suo nome deriva da due parole greche: “melanos”, che significa nero, e “leukos” bianco, e le è stato dato probabilmente per sottolineare il contrasto esistente tra la corteccia chiara e le foglie di un verde molto scuro, oppure al cambiamento del colore della corteccia, che con l’età scurisce.
Le sue foglie sono lineari, allungate, piuttosto strette, simili a quelle del Callistemon e di altre piante australiane; si nota come la selezione naturale abbia operato come agente adattante alle particolari condizioni climatiche: foglie ridotte, minor traspirazione, quindi maggior resistenza alla siccità!
Ma non è l’unica somiglianza con il Callistemon (che molti di voi conosceranno, e che si è diffuso negli ultimi anni nei nostri giardini): produce, infatti, fiori bianchi (non rossi, come nel caso del Callistemon), primaverili simili a scovolini; avete presente l’attrezzino che si usa per pulire l’interno delle bottiglie?
Ad essi fa seguire piccoli frutti a forma di coppa.
La melaleuca nel passato
Pensate che le proprietà della pianta erano già conosciute dagli aborigieni australiani. Quando James Cook, ammiraglio della Royal Navy, intraprese i suoi coraggiosi viaggi, in pieno 1.700, nell’Oceano Pacifico, nel corso dei quali scoprì l’Australia e la Nuova Zelanda, notò che gli indigeni ne usavano le foglie per curare le ferite. Addirittura le popolazioni locali si recavano a fare abluzioni nelle lagune circondate da foreste di Melaleuca: le foglie delle piante, cadendo nelle acque, rendevano queste ultime paricolarmente balsamiche.
Purtroppo la pianta non gli servì per curare le ferite mortali infertegli dai locali delle Hawaii (da lui anche scoperte), che lo uccisero, ma la pianta, in seguito, conobbe enormi fortune grazie alle sue naturali qualità, adombrate soltanto, ma più decisamente, dopo la scoperta degli antibiotici. Interessante è comunque notare come gli equipaggi di questi spedizioni riuscissero a sopravvivere, se non agli scontri fisici, per lo meno alle decine di malattie grazie all’intelligente utilizzo delle piante e dei loro prodotti; Cook, ad esempio, e lo vediamo riportato nei suoi diari, costringeva l’equipaggio a nutrirsi di agrumi e crauti, e ciò preservò i navigatori dal prendersi lo “scorbuto”, cosa rarissima per quei tempi!
Comunque fu proprio Cook a soprannominare la pianta “tea tree”, cioè albero del tè. Da perfetto inglese, non si faceva mancare il tradizionale tè delle cinque, ma, non avendo a disposizione Camelia sinensis (da cui si ricava il vero tè), utilizzò le foglie della Melaleuca come succedaneo, ottenendone una bevanda simile all’originaria.
Le proprietà
Questa eccezionale pianta contiene ben 48 composti organici i cui più imporanti sono il Terpinene ed il Cineolo. I terpeni sono delle biomolecole, mulipli dell’ “unità isoprenica” .
Vengono prodotti da molte piante (tipicamente le conifere), ed anche da insetti. Sono terpeni il geraniolo, la canfora, il limonene, e molti altri. L’isolamento di cui ha goduto il continente australiano ha permesso l’evidenziarsi di caratteri unici anche nelle piante, olre che nel mondo animale. Il prodotto sono esseri viventi come la Melaleuca, che sembrano esistere solo per poter dire all’uomo: “eccomi, sono qui! Scoprimi ed impiegami!”.
dr.agr. Mario Pria
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Melaleuca: un formato facile per tanti usi preziosi
La melaleuca si trova semplicemente in farmacia, parafarmacia o erboristeria. Viene venduta in piccole boccettine, con comodo contagoccie. Ecco, il contagoccie è utilissimo perchè il sapore è decisamente forte e quindi le dosi devono essere molto piccole.
Anzi, essendo un olio essenziale con principio attivo concentrato, è meglio testarne anche una sola goccia, prima di assumerlo per bocca o anche usarlo sulla pelle. A parte questa precauzione iniziale (per evitare il rischio di reazioni troppo intense), le applicazioni sono tante e tutte molto interessanti, sia se se ne faccia un uso preventivo, sia “curativo”.
Il tea tree oil svolge un’azione antivirale, antibatterica ed antifungina. Sfruttando questi effetti ad ampio raggio, può essere utilizzata in vari comparti, per alleggerire i sintomi ed anche contribuire alla cura.
1. Bocca, gola e vie respiratorie
Il tea tree oil aiuta a prevenire i mali di stagione. Può fornire un valido aiuto antinfiammatorio in caso di raffreddore, influenza, bronchiti e varie problematiche respiratorie.
In caso di Herpes labiale, entrano in gioco le sue proprietà antimicrobiche. In questo caso, si può usare sia puro, sia diluito in un altro olio (ad esempio quello di mandorle) per rendere l’approccio più morbido e meno irritante.
La melaleuca può anche essere usata per un’igiene approfondita del cavo orale: aggiungendo al dentifricio una singola goccia di olio essenziale avremo una migliore prevenzione della formazione di placca ed infammazioni gengivali. Contrastando la proliferazione del batteri nella bocca, ci aiuta anche a prevenire le carie dentali.
2. Stomaco ed intestino
Anche in questo caso, l’assunzione di qualche goccia, pura oppure diluita, ha un effetto disinfettante su tutto il tubo digerente, con un’azione naturale ed emolliente, sia a livello gastrito che lungo tutto il tubo intestinale, contrastando infiammazioni, irritazioni e parassitosi.
3. Piedi ed unghie
Le proprietà antifungine possono essere utilizzate per prevenire e anche contrastare il “piede d’atleta”, che attacca la pelle degli intestizi tra le dita dei piedi. E’ un disturbo che può presentarsi più volte nel corso della vita, spesie se si frequentano posti umidi (sauna, palestra, piscina). Quindi avere a disposizione un olio curativo è molto comodo ed evita il ricorso a farmaci più invasivi.
Una problematica simile è quella dell’onicomicosi, l’attacco fungino alle unghie. Anche in questo caso, un uso periodico fornisce il miglior approccio preventivo, evitando anche le recidive.
4. Pelle
L’azione sulla pelle induce un’efficace pulizia in caso di acne, aiutando “dal di fuori” un approccio che può essere integrato, e che deve coinvolgere aspetti alimentari (dieta, food-sensitivity, rispetto delle allergie), assunzione di integratori o rimedi studiati ad hoc.
5. Igiene intima
I principi attivi sono utili per riequilibrare l’ambiente intimo, contrastando soprattutto le infezioni da Candida albicans, sia in fase acuta che per evitare recidive. L’utilizzo può abbinare l’assunzione per bocca (azione sistemica, per una pulizia dall’interno) e quella di lavanda esterna, effettuata con olio diluito. In questo modo, oltre all’azione antifungina, i benefici vengono anche dalla capacità di combattere infiammazione e prurito.
In conclusione
La melaleuca non dovrebbe mai mancare nei nostri “armadietti di cura familiare”. Una volta familiarizzato con il sapore pungente del Tea Tree Oil, riusciremo ad utilizzarlo in molti modi, ora che ne conosciamo le mille speciali proprietà.
Antonella Carini
Grazie per il contributo anche a Luca Avoledo: Tea tree oil: proprietà, usi e controindicazioni dell’olio essenziale di Melaleuca alternifolia | Luca Avoledo – Salute, alimentazione e rimedi naturali http://www.lucaavoledo.it/2016/04/tea-tree-oil-proprieta-usi-contorindicazioni.html
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