La mia giornata in tuta
La differenza già la vedi dalla lavatrice: magliette, tute, calzini sportivi, al massimo jeans, ma di quelli comodi, non di quelli che ti tirano, ti modellano e ti slanciano. No! questi riposano nell’armadio, in attesa di uscire con camicette e scarpe o stivali col tacco.
La praticità la vince sullo style.
E vabbene così, per ora.
Mi alzo non prestissimo, ma abbastanza per fare un sacco di cose.
La prima è ovviamente la colazione GIFT, con un sacco di caffè prima, durante e dopo.
Dolce o salata che sia, basta che sia completa, con solo latte e biscotti! Questo è un’abitudine da costruire, ed è preziosa anche oggi!
La mattina si lavora (ho varie attività da fare , per fortuna, online), si organizza la spesa, si cerca qualche stimolo sportivo. Su questo, l’offerta è vastissima: palestre che condividono le lezioni dei loro trainer, il mare immenso dei video su youtube, tra step, zumba, pilates. Poi ci sono anche siti di benessere che si sono attivati e programmano in modo preciso lezioni mattina e sere, per tutti i gusti ed i livelli.
Il pranzo
Arriva il momento del pranzo, che può essere piacevole o conflittuale a seconda delle dinamiche. E dell’affollamento. E delle esigenze dei commensali: una famiglia con un adolescente superaffamato, un vegano, un celiaco, un marito goloso, una donna a dieta, un nonnino con difficoltà di masticazione ed un gattino diabetico … in effetti può avere qualche piccola complicazione J
Per chi ha meno esigenze, o una buona collaborazione in famiglia, le cose sono più semplici. E si può godere di quello che è un aspetto molto bello di questa forzata segregazione. Si torna a mangiare insieme, ritrovandosi per pranzo, mentre di solito ci si divide tra ufficio, scuola,bar.
Ecco quindi un fiore, una bellezza inaspettata da cogliere da questo periodo di restrizione.
Il pomeriggio può essere dedicato a cosa simili, studio, relax, movimento in casa.
Ma queste ore dopo pranzo ci mettono davanti a noi stessi ed a tutte le difficoltà, specie se siamo donne.
Cose da donne
La depilazione, ad esempio. Se una non è ben organizzata… son dolori! Dal vecchio Epilady alle più recenti versioni del Silkepil, o le famigerate strisce, per fortuna le opzioni ci sono. Da soli o con l’aiuto di un paziente familiare, ci mettiamo una pezza.
E le unghie? Limetta e acetone li abbiamo tutti. Ma per chi ha iniziato a farsi lo smalto permanente o semi permanente… è difficile cavarsela senza schegge di colore e ricrescite.
A proposito di ricrescita… noi, bellissime “mature” dobbiamo fare i conti con le tempie non scurissime. O le bionde acquisite assistono ogni giorno all’estendersi della ricrescita. Parrucchieri, amici di tutte noi, dove siete? Vi tradiamo con grande gioia con le magiche colorazioni casalinghe (ma prudenza, eh?).
Chiusura in bellezza
E la sera, la famiglia si ritrova intorno al tavolo. Per poi passare in soggiorno, dove ti propinano film su terribili mostri (sta passando tutta la saga di Alien!), la caduta di asteroidi e relativa distruzione globale, sconvolgimenti tellurici e la diffusione di VIRUS planetari (non scherzo, vedi quello con Nicole Kidman dell’altra sera).
Tra la voglia di dolcetto (occhio a scegliere un cubetto di cioccolato veramente fondente, dall’80% in su) e la tendenza ad andare a dormire molto più tardi del solito (anche questa un’abitudine da contrastare, perché il poco sonno ci rende più infiammati, abbassa le difese immunitarie e ci predispone all’ingrassamento) si chiude il sipario di questa giornata in tuta.
Domani se avremo un’altra.
Sempre dentro la fedele tuta.