La cena afrodisiaca
Premesse
Sia che si tratti di un primo appuntamento, che del desiderio di far faville per la persona a cui siamo già legati, è inutile negare che una bella serata possa essere degnamente introdotta da una cena “giusta”. Che sia romantica ed afrodisiaca insieme.
Il contorno classico funziona sempre: due candele, un po’ di musica, un ambiente rilassato e senza interferenze (spegnere cellulare et similia, please).
Ok, si prepara la tavola in maniera delicata e romantica. Si indossa quell’abitino (Lei) che a lui piace tanto o la giacca (Lui) che cade bene sui fianchi. Insomma, tutte le stelle si stanno magicamente accendendo una ad una. Ma se poi sbagli a scegliere le pietanze con cui deliziare il palato?
Errori tragici
Mai esagerare con i carboidrati. Specie se si tratta di una cena, vanno moderati!
Consiglio un invitante antipasto, oppure due o tre varietà di pane integrale (alle noci, ai semi di girasole, ecc.) con cui accompagnare il secondo e, naturalmente un delicato dolcetto finale.
Servire in più anche un primo appesantisce lo stomaco dei commensali e ne spegne irrimediabilmente la verve.
Attenzione alle bevande. Il “supporto alcolico” deve essere di qualità e moderato. Il nettare prescelto (un buon vino rosso, ad esempio, ricco di preziosi antociani, con benefico effetto anti radicali liberi oppure un bianco frizzantino da gustare con l’antipasto ed il dolce) deve essere assaporato e centellinato, in maniera che non lasci fastidiosi trascichi a carico della testa e del fegato.
Non esagerare con le porzioni in generale. Del tutto controproducente rimpinzare il nostro invitato, come pure, se siamo noi ad essere ospitati, abbastanza volgare abbondare come se non avessimo mangiato da 3 giorni.
Non esagerare con la ricercatezza. Questo vuol dire andare con mano leggera con sale, spezie, peperoncini o non cadere nelle trappole delle ricette per rivista. Non avventuriamoci in paitti sconosciuti. Meglio qualcosa di originale, ma testato.
Non farsi trovare impreparati. Raccogliere qualche informazione di massima può rivelarsi fondamentale: meglio evitare di servire cotolette al sangue ad un vegetariano, polpette piccantissime a chi ha papille delicate o latte alla portoghese ad un intollerante grave.
Le scelte SI
Predisporre un’alternativa. Ad esempio un’insalata mista: lattuga, rucola, carote e finocchi a bastoncino, una manciata di pinoli, condire con olio, sale in moderata quantità e limone. Magari inserendo un’idea in più, come una mela a fettine sottili e con la buccia.
Un secondo semplice. Pesce o carne? Dipende dai gusti!
Opzione mare: antipasto di insalata di gamberetti e zucchine crude tagliate a bastoncino, in salsa rosa. Per la portata centrale, un pesce senza lische, al sale o al forno con verdure.
Opzione terra: come antipasto bocconcini di formaggi alle erbette (origano, maggiorana, menta, peperoncino) da servire con un cestino di piccole carote, bastoncini di sedano e cuori di carciofo, tutti già puliti e tagliati. Di secondo, un semplicissimo roast-beef da servire con rucola e limone. Oppure un rotolo di carne bianca da presentare già a fette, cotto in pentola a pressione con qualche odore e del vino. Affiancare un purea di mele per un accostamento più insolito.
Chiudere bene con un dolce gustoso ma leggero. Pesche al vino? Crepes integrali ai frutti di bosco? Strudel di mele da servire con due cucchiai di yogurt naturale? Praline di cereali integrali e cioccolato fondente? O finire con un caprino alla marmellata di fichi (senza zucchero?). La scelta è ampia, ma vige un imperativo categorico: niente bombe di panna e mascarpone se non vogliamo calare una lapide sulla bella serata.
Aggiungere un tocco personale. E’ di grande effetto preparare con le proprie mani qualcosa che di solito si prende già pronto, come il pane, la maionese (ricetta facilissima!) oppure semplicemente il malizioso “olio al peperoncino” che si ottiene lasciando in immersione un peperoncino piccante in un vasetto d’olio extravergine d’oliva.
Puntare su cibi di qualità. Carboidrati integrali (pane, grissini, ecc.), condimento con olio extravergine d’oliva o di singolo seme ottenuto da prima spremitura a freddo, cotture semplici e leggere, scelta di verdure fresche e di stagione. La frutta a fime pasto deve regalare ampia scelta per finire il pasto con la freschezza dei sapori preferiti. Offrirsi reciprocamente fettine di mela (avete presente Adamo?) o staccarsi acini d’uva da regalarsi l’un l’altro è un gioco molto seducente che corona degnamente la vostra cena romantica. Che può diventare una bella premessa afrodisiaca.