Eravamo 4 amici al parco

Antocorsa-e1472662634537.jpg

Eravamo 4 amici al parco: cronaca semiseria di una ripresa sportiva.

Dopo un periodo forzato di quasi sedentarietà, riprendo le fila di un discorso tra me, il mio corpo ed il mio metabolismo.

Approfittando di un piccolo parco vicino casa, decido di rimettere in moto le mie gambe, rese pigre da un lungo inverno piovoso.

Parto senza obiettivi categorici, ma con il desiderio di spingere un po’ e tornare a casa dopo “aver dato” qualche impulso consistente alla mia vitalità.

E chi ti incontro?

Vi presento la fauna presente al parco, in rigoroso ordine di prestazione sportiva.
1. Il runner evoluto

  • Abbigliamento: tecnico, specifico della corsa, con scarpe leggere e maglietta con logo di una competizione di rango.
  • Velocità stimata: 3’50” al km
  • Passo: brillante, buona tecnica di rullata, posizione braccia corretta, fisico asciutto, modellato da allenamenti regolari, respiro impegnato
  • Note: mi superava regolarmente ogni giro e mezzo, più o meno. Direi che il suo obiettivo fosse allenamento sportivo

2. Il podista per forma fisica

  • Abbigliamento: tecnico, ma più adatto al calcio, stile pantaloncioni larghi e calzino sceso sulla caviglia, scarpe media protezione, maglietta tecnica colorata.
  • Velocità stimata: 5.30′ al km
  • Passo: lievemente ciondolante, ma brillante, posizione un po’ scomposta del tronco, sostenuta dalla giovane età e da una certa dose di irruenza, fisico robusto, non alieno allo sport, qualche chilo in più da buttare prima dell’estate
  • Note: aveva l’aria di correre con un certo piacere, magari anche per tornare in buona forma

3. Io

  • Abbigliamento: tecnico, fuseaux e magliette, scarpe sportive ammortizzate da runner lenta
  • Velocità stimata: 8′ al km
  • Passo: si è progressivamente sciolto lungo i 10 giri di parco (programma di massima che mi era fissata). Provenendo, come detto, da un periodo di quasi assenza di corsa, sono partita molto prudente, faticando a trovare un ritmo blando e regolare, spinta a volte dal desiderio di aumentare e poi regolarmente trovandomi a corto di fiato. Nota da ricordare: l’allenamento (aerobico, muscolare, mentale) si costruisce progressivamente. Insomma ho trovato più facile il 9° giro rispetto al 2°, tanto per capirci.
  • Note: mentre correvo, alternando tratti di cammino sportivo, avevo in mente questo articolo e quindi osservavo i particolari circostanti.

 

4. La signora con cane

  • Abbigliamento: tutona informale e scarpe dette “da tennis” negli anni 70
  • Velocità stimata: quella del cane, con soste per annusare ed altro
  • Passo: alternava cammino tranquillo e brevi rallentamenti
  • Nota: questo tipo di cammino è particolarmente gradito a chi provenga dalla sedentarietà ed è inoltre del tutto adatto ad innescare un buon consumo dei grassi. L’importante è riuscire ad allungare la durata della passeggiata (circa un’ora per goderne appieno i benefici) e non inserire troppe soste, per non rischiare di abbassare in maniera eccessiva lo stimolo motorio.

Insomma, nel mio parchetto c’erano rappresentanti di “categorie” diversissime tra loro per età, possibilità ed obiettivi. Dal runner spinto che lavorava ad alta intensità alla signora dedita a smantellare gradualmente i propri depositi adiposi con un passo tranquillo e regolare, noi 4 eravamo la dimostrazione vivente che esistono mille gradazioni di impegno e pratica: ad ognuno quello più consono!

A chi mi dirà, d’ora in avanti, che non può fare movimento perchè

  • non ha tempo
  • non ha fiato
  • non è capace
  • si vergogna
  • non si sente adatto
  • o una delle altre mille scuse di cui come velo ci ammantiamo, descriverò questa uscita al parco, con ciò che mi ha insegnato

Riprendiamoci i parchi (ed i prati, le spiagge, i circoli sportivi, ecc.) e disertiamo le scale mobili!