La dieta e il guru

Stregone.jpg

Il Guru in TV

In un sonnecchioso pomeriggio domenicale, mentre pigrotto sul divano, lo zapping mi porta dentro lo scatolone tv pomeridiano. Ormai me lo aspetto (che si parli di cibo, dieta, ricette, dimagrimenti miracolosi) ed infatti, eccotelo. Arriva.

Il cattivo guru.

Fisicamente lo riconosci perchè ha qualche caratteristica notevole, nella scala che va da 1 = “gli occhiali di Mughini”, fino al livello 10 =”Mago Otelma”. Ed in mezzo qualche elemento per essere notato, magari uno sguardo trapanante o la voce ieratica.

Perchè cerchiamo qualcuno da seguire? Attenzione, può essere una Guida o un Guru (nell’accezione brutta del termine).

Abbiamo Guide fin dalla nascita: quelle amorevoli che ci aiutano a camminare, quelle istituzionali che ci insegnano le tabelline, quelle culturali che aiutano a sviluppare la personalità, il senso artistico e le mille sfaccettature del nostro essere. Le Guide non sono perfette. Anzi, a volte sono impopolari, a tratti presuntuose, o non perfettamente preparate. E magari il meglio lo impari proprio dal “superamento” di quella guida, in nome di quel “uccidi il Budda” che serve a rendersi autonomi da genitori, insegnanti, ecc.

Come riconosci una Guida?

Semplice. Ti mostra una strada. Ti insegna un metodo. Ti propone delle opzioni.
Ed alla fine ti sei spostato, o hai imparato qualcosa, perchè hai fatto dei passi con le tue proprie gambe. Avanti, indietro, di lato, sopra e sotto e poi di nuovo avanti e sopra.

Il Guru è diverso

Il Guru ti offre un cappio. E se ci infili la testa dentro e ti fai trascinare, magari, alla fine, hai fatto lo stesso un pezzo di strada. Ma le mani sono sbucciate e le ginocchia sanguinanti, perchè non hai camminato tu.

E non hai imparato molto. Forse disimparato.

Tornando alla domenica pomeriggio, al divano ed al Guru delle Diete, mi è spiaciuto molto che il contraltare invitato in studio, una nutrizionista, ai primi accenni di un contraddittorio abbia abbandonato la discussione. Arresa. Uscita.
E l’unico medico rimasto, essendo un chirurgo plastico, ci teneva unicamente a far vedere che dimagrimenti consistenti richiedano poi le sue manine preziose per rimodellare ipotonici addomi.

E la dieta?

Il messaggio che è rimasto, al di là dell’accapigliamento tra neofiti e vecchi adepti arrabbiati, volti noti e personaggi dalle mille diete, è molto pericoloso. In sostanza, si è detto: “questa dieta funziona, ma costa troppo“.

Noi, che conosciamo un metodo valido che non ci lascia mai a terra, rabbrividiamo.

Lasciamo le diete fantasione, originali, curiose ed estreme ai rotocalchi ed ai salotti delle ciance pomeridine.
Ma non portiamocele a casa.

Armiamoci di un sano senso critico e lasciamo stare il Guru.
Chi ci tiene, e studia, e si aggiorna, propone un metodo, si appoggia a basi scientifiche, insegna una modalità di scelta e di nutrizione. Uno stile di vita, magari, che associ aspetti alimentari, di movimento, di benessere, di equilibrio.  Mai un cappio.

Al contrario: una via, un’apertura, uno stimolo.