Broccoli: paladini green contro i tumori
Alla genesi ed allo sviluppo tumorale concorrono una serie complessa di elementi. Uno di questi sono le fasi in cui alcuni preziosi meccanismi di difesa di cui disponiamo risultano bloccati o non sufficientemente attivi.
La ricerca è attivamente impegnata a studiare questo aspetto: come rendere sempre efficienti ed anzi, magari, potenziare queste vie di prevenzione?
Tra gli studi in questa direzione, uno riconosce un ruolo potenzialmente molto interessante all’assunzione di crucifere.
Maggio 2019, lavoro pubblicato su Science
Lo studio (**) è del 2019, è stato pubblicato su Science e porta anche un’ importante firma italiana, quella del prof. Pier Paolo Pandolfi, direttore del programma di genetica del cancro presso il Beth Israel Deaconess Medical Center (ospedale universitario della Harvard University) e dal 2013 direttore del Cancer Center e del Cancer Research Institute.
Gli attori in gioco
Un paladino della nostra linea di difesa è il PTEN, un gene potente nella soppressione del tumore. Questo, in condizioni ideali.
Ma il PTEN può risultare inattivato, o poco efficiente. O addirittura disfunzionare, diventando esso stesso una via di accesso per patologie oncologiche.
A rendere inefficace il PTEN è il suo nemico WWP1, un enzima che lo spegne “come un interruttore”.
Per fortuna, sembra che ci siano degli aiuti che possiamo fornire al PTEN, per mantenerlo attivo nel suo ruolo di prezioso guardiano.
Uno di questi è dato dall’assunzione delle crucifere (broccoli, cavoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles) che contengono composti (come indolo-3-carbinolo, I3C) in grado di contrastare la molecola WWP1.
Lo studio
La ricerca in questione ha utilizzato diversi campioni di cellule umane e modelli animali, per identificare gli attori in gioco e le relative azioni/reazioni.
In particolare lo studio si è focalizzato sullo sviluppo di tumori alla prostata. Ma l’approccio utilizzato potrebbe rivelarsi prezioso anche nel caso del tumore alla mammella o al fegato, che, a loro volta, presentano una forte rilevanza dell’oncogene WWP1.
“Abbiamo trovato il modo di riattivare PTEN, il Titano della soppressione tumorale, andando a bloccare la molecola WWP1, cioè l’interruttore che tiene PTEN spento, con il composto presente nei broccoli”, spiega Pandolfi.
Lo studio ha evidenziato le connessioni tra questa difesa del PTEN e la riduzione del tumore sia in termini di peso sia di dimensioni.
La via è indubbiamente interessante e costituisce un altro sassolino (anche bello grosso) sul peso positivo di una dieta ricca di verdure e fibre.
Tutto risolto? No
I broccoli sono alimenti antitumorali e stop? Non vengono forniti dati ed indicazioni banalmente risolutive: per trarne il potenziale beneficio anti-cancro, la dosi assunte dovrebbero essere davvero importanti.
Secondo Pandolfi, si dovrebbero mangiare vari chili di broccoli al giorno, quindi in questa fase la sperimentazione clinica continua con estratti puri.
Ma è di certo una direzione che ci piace molto.
Perchè siamo refrattari ai broccoli?
Di fronte a questi risultati scientifici, dovrebbero fragorosamente cadere tutte le remore all’assunzione di broccoli e crucifere varie.
Vediamone qualcuna.
1. mangiare broccoli crea un po’ di gonfiore addominale
Vero. Non a tutti. Ma spesso si verifica.
E’ davvero un grosso problema? Potremmo aggirarlo mangiandoli quando siamo a casa e possiamo rilassarci dopocena tranquillamente a casa. Nessuno si accorgerà di un po’ di pancetta, dato che non indosseremo vestiti eleganti e fascianti
2. le crucifere generano cattivo odore in cucina
Vero. Cappa aspirante accesa, finestra aperta, un pezzo di limone o di pane sul copertchio della pentola (rimedio della nonna), cottura veloce in pentola a pressione, un buon profumatore di ambiente.
Risolto.
3. “mio figlio non le mangia”
Dipende parecchio dal modello educativo. Non nascondiamoci dietro un dito. E diamo il buon esempio. Se i genitori costituiscono un buon modello (varietà a tavola, pazienza, regole anche morbide ma chiare, abitudine fin da piccoli) prima o poi è facile che i figli accettino quello che viene proposto
Vantaggi delle crucifere nella dieta
A: presenza di componenti antitumorali (come visto). Meglio gustarle crude (esempio insalata di verza tagliata sottilissima) oppure dopo brevissima cottura, così da perdere il meno possibile
B: ricchezza nutrizionale in fibre, Vit A e C
C. basso costo (verdura povera)
D. varietà. Parliamo di cavoli (cavolfiore bianco, viola, verde, romanesco, nero, cinese), cavolino di Bruxelles , broccoli, cavolo cappuccio (verde o rosso), rape, ravanelli , verza, cima di rapa, e rucola
Quindi, da oggi, tutti a caccia di ricette a base di queste verdure amiche, da usare come contorno cotto o crudo, o come arricchimento del primo piatto.
Buon appetito e buona salute!
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(*) Articolo: “Nei broccoli la chiave per mettere Ko i tumori”
https://www.repubblica.it/oncologia/news/2019/05/16/news/nei_broccoli_la_chiave_per_mettere_ko_i_tumori-226424228/?refresh_ce
(**) Reactivation of PTEN tumor suppressor for cancer treatment through inhibition of a MYC-WWP1 inhibitory pathway
Science 17 May 2019:
Vol. 364, Issue 6441, eaau0159
DOI: 10.1126/science.aau0159
https://science.sciencemag.org/content/364/6441/eaau0159